domenica 25 dicembre 2011

Momenti di attesa

Mentre guardavo i miei occhi allo specchio, questa notte,
ho notato che erano più verdi del solito, più verdi che azzurri:
morbide onde verdi che nuotano dolcemente in un calmo
mare azzurro; d'improvviso le piccole gocce che riempivano
l'aria, le stesse piccole gocce che ricoprivano lo specchio,
ora si diradavano come nuvole al vento, ora evaporavano
come acqua al sole.
D'improvviso riuscivo a guardarmi di nuovo.
Riuscivo a fissarmi tanto da poter cogliere i piccoli dettagli:
un neo o una lentiggine sulla spalla,
un movimento della bocca...
Potevo addirittura cogliere il movimento della luce che si spostava
insieme alle lacrime che cadevano giù dagli occhi,
che correvano lungo le guance calde e che abbandonavano il mio corpo
per lasciare spazio al dolore.
Quel dolore che entrava violentemente nel mio petto
e che pervadeva ogni cellula del mio corpo come onde di calore
che annebbiavano la mia mente e che mi lasciavano lì, immobile,
a fissarmi.

2 commenti:

  1. Eppure...
    mi ricordi qualcuno, prima o poi farò luce. ;)

    Intanto, un bacio

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  2. Proprio ultimamente ho imparato a sentirmi come un insieme di frammenti di tante e diverse persone, sono tutti e sono nessuno. E' facile che possa ricordarti qualcuno...
    Intanto, un abbraccio.

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