lunedì 9 gennaio 2012

Monday Bloody Monday

Distante,
la notte scioglie i respiri della mia anima
che evapora, goccia dopo goccia, e si deposita
sul fiume dei ricordi che riporta le eco
dei tuoi rifiuti
come chiodi tonanti nella mia mente.
La mia pelle assapora la violenza di una lama
di ferro sottile,
lasciandosi stuprare da essa,
per poter godere di quel fluido rosso e vellutato
che promette piacere.
Guardo le mie mani illuminate di luna,
che si lasciavano baciare dal Sole,
dipingersi di buio per non ricordare, per non dover rispondere,
per dimenticare.
Rileggo,
bramosa,
parole sconosciute, piene di un senso
che in quel momento ho dimenticato
ma che diffondevano calore intenso
senza che me ne rendessi conto,
quasi come se fossero calde mani appoggiate morbidamente sul
ventre.
E quando finalmente una goccia cade,
mi abbandono al sonno.
Stremata.

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